PRATO ALTO, UNA QUESTIONE IRRISOLTA

PRATO ALTO, UNA QUESTIONE IRRISOLTA

Due anni fa di questi tempi veniva inaugurato il ristoro all’interno del parco di Prato Alto, esempio di una serie di locali dedicati ai fruitori della ciclovia della val Seriana sorti in quel periodo anche a
Cene ed Alzano Lombardo.
Il ristoro nasceva a seguito dell’assegnazione di un bando per la gestione dell’area di Prato Alto con il quale si sarebbe consentito l’utilizzo degli spazi per vent’anni a fronte della realizzazione dell’opera pubblica progettata dall’amministrazione comunale.
Come MoVimento 5 Stelle accogliemmo con entusiasmo la nascita di queste attività in quanto andavano ad incentivare un turismo più sostenibile oltre a permettere, come nel caso del chiosco albinese, il recupero di un enorme parco patrimonio della nostra città.
Due anni fa di questi tempi veniva inaugurato il ristoro all’interno del parco di Prato Alto, esempio di una serie di locali dedicati ai fruitori della ciclovia della val Seriana sorti in quel periodo anche a
Cene ed Alzano Lombardo.
Il ristoro nasceva a seguito dell’assegnazione di un bando per la gestione dell’area di Prato Alto con il quale si sarebbe consentito l’utilizzo degli spazi per vent’anni a fronte della realizzazione dell’opera pubblica progettata dall’amministrazione comunale.
Come MoVimento 5 Stelle accogliemmo con entusiasmo la nascita di queste attività in quanto andavano ad incentivare un turismo più sostenibile oltre a permettere, come nel caso del chiosco albinese, il recupero di un enorme parco patrimonio della nostra città.grande di circa 50 mq.
Proprio il sovradimensionamento rispetto al progetto previsto dal Comune non risultò sanabile in quanto si tratta di un’area soggetta a vincolo ambientale e, pertanto, era d’obbligo il ripristino dello stato dei luoghi.
Da quel 4 novembre il chiosco di Prato Alto non ha più riaperto i battenti e non c’è stato l’obbligatorio
ripristino dei luoghi mentre lo stesso parco è stato abbandonato nuovamente a se stesso.
La domanda che ci poniamo è quindi questa, quale sarà il futuro di Prato Alto e del suo chiosco?
Ma soprattutto, quando gli albinesi potranno tornare a fruirne?

Una risposta a “PRATO ALTO, UNA QUESTIONE IRRISOLTA”

  1. La capacità “tecnica” di una giunta comunale espressa dai propri addetti (sindaco+assessori) si evidenzia nella soluzione di problematiche (di qualsiasi tipo) dovute a qualsiasia casua (incapacità/sottovalutazione di iniziative pregresse, come problematiche sorte in proseguo) attinenti gli interessi dei cittadini. Non è ammissibile tantomeno tollerabile abbandono, disinteresse, lungaggini burocratiche, o altri “scusabili” impedimenti, che rafforzano comunque scarsa capacità di gestione di importanti situazioni collettive.

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