Verso Rifiuti Zero

Lunedì 27 febbraio presso la sala consiliare del comune di Albino si è tenuta la conferenza di presentazione dei risultati ufficiali relativi ai primi 6 mesi di utilizzo esclusivo del nuovo metodo di raccolta dei rifiuti, la tariffa puntuale, un progetto al quale siamo orgogliosi di aver contribuito fin dal primo minuto.

L’introduzione del bidone col microchip, insieme ad una corretta e capillare informazione ed alla grande sensibilità dimostrata dai cittadini albinesi, ha portato ad un aumento della parte differenziata dei rifiuti passata dal 74% del secondo semestre 2015 all’82% dello stesso periodo del 2016.  

L’introduzione della tariffa puntuale ad Albino ha permesso al nostro comune di fare un importante passo verso la strategia Rifiuti Zero; una scelta che permetterà di valutare insieme e ancora più da vicino quali soluzioni siano possibili in alternativa al sistema che incenerisce risorse.

I problemi per la salute e l’ambiente derivanti dall’incenerimento dei rifiuti sono evidenti, e sono stati ampiamente trattati a più riprese dai più grandi esperti del settore, nonostante da più parti si cerchi di minimizzarli inneggiando alla sicurezza degli inceneritori italiani.

Facciamo un focus su quali siano gli scopi della strategia riportando un estratto dal testo “Verso Rifiuti Zero“:

La produzione dei rifiuti solidi urbani, rappresenta uno dei maggiori problemi del terzo millennio. Per risolvere questo problema dobbiamo avere chiaro l’obiettivo finale; per questo bisogna distinguere la teoria del riciclaggio al 100% e la teoria Rifiuti Zero.

Da molto tempo diverse comunità cercano di portare al massimo il riciclaggio e il compostaggio dei rifiuti. Per molto tempo abbiamo pensato che questo fosse l’obiettivo numero uno, ma il problema di questo sistema è che nella nostra società ci sono cose che non possono essere riciclate, cose che non possono essere compostate e quindi non possono essere riutilizzate. Finché sarà così non ci sarà mai la possibilità di ottenere un riciclaggio al 100% e a questo punto che entra in gioco la strategia Rifiuti Zero.

I cittadini non possono farcela da soli, si devono necessariamente combinare due livelli di responsabilità: quella della comunità nella fase finale del processo e la responsabilità industriale che invece avviene all’inizio del processo.

All’industria dobbiamo dire: “Se non possiamo riutilizzarli, se non possiamo riciclarli,

voi quei prodotti non li dovete più fare” (Paul Connett)

Il messaggio è chiaro: “Abbiamo bisogno di un nuovo disegno industriale per il 21° secolo” (Paul Connett)

I rifiuti coinvolgono tutti, chiunque produce rifiuti ogni giorno, siamo tutti parte del problema. Ma se seguiamo l’approccio Rifiuti Zero possiamo diventare tutti parte della soluzione.

Per proseguire seguendo questo approccio è sì necessaria la responsabilità di ognuno di noi ma lo è altrettanto la volontà politica degli amministratori che permetta un buon dialogo tra tutte le parti sociali interessate.

Una visione più a lungo termine può portare molti vantaggi oltre che a livello ambientale anche a livello sociale, ne è un esempio il sistema di trattamento a freddo dei rifiuti (TMB) che permette di smaltire, recuperare e valorizzare i vari materiali senza incenerire nulla ma creando, invece, numerosi posti di lavoro.